Illustrazione in copertina di ShopDisney.it


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Buondì isolane e isolani! Non so se lo sapete ma il 18 novembre è la giornata commemorativa dedicata al personaggio dei cartoni animati, e non solo, più famoso di sempre, il leggendario Topolino! Però quest’oggi faremo tappa solo al Giardino del Lettore, per ripercorrere insieme la storia del celebre settimanale a fumetti.

Le prime apparizioni

Dopo l’enorme successo del cortometraggio animato Steamboat Willie, rilasciato nel 1928, per la prima volta viene mostrato Mickey Mouse al pubblico. Infatti, questo nuovo personaggio aveva il compito di spodestare Oswald il coniglio, sottratto a Walt Disney per ragioni contrattuali. Da subito fu evidente come il simpatico topo avrebbe spopolato nel mondo e anche in Italia cominciarono a diffondersi i divertenti cortometraggi del nostro eroe che da noi prese sin da subito il nome di Topolino.

Fotogramma di Steamboat Willie

Così, in seguito alla successiva trasposizione a striscia che già avveniva sui giornali negli Stati Uniti a partire dal 1930, e pure alla vittoria di un Oscar da parte di Walt Disney per la sua creazione, un certo Giuseppe Nerbini, editore e imprenditore fiorentino, rimane affascinato da questo nuovo fenomeno. Ed ecco che inizia a maturare l’idea di un giornale illustrato che ha come elemento principale proprio Topolino. Esce a Natale 1932 il primissimo volume di Topolino, quello pensato da Nerbini -questa precisazione è doverosa – raggiungendo in seguito circa 60.000 copie vendute. In un primo momento, il formato del periodico è quello di un tabloid di otto paginone, cosa che impose lo standard persino in America.

Una edizione tutta italiana, o quasi

Ovviamente, l’operazione richiedeva l’approvazione da parte dei detentori dei diritti sull’immagine di Topolino, ossia non il distributore italiano dei cartoni Disney, ma King Features Syndicate, il quale pubblicava negli Stati Uniti. Prima dell’accordo, raggiunto nel ’33, per evitare fastidi, Nerbini addirittura cambiò il nome della testata in Topo Lino. In seguito, dato l’enorme successo, oltre alle storie che vedevano come protagonisti i personaggi Disney per rinfoltire la proposta, la testata fu costretta a riempirsi di altre storie con altri personaggi. Giunti al ’35, Nerbini si chiama fuori, e la pubblicazione di Topolino passa al lombardo Arnoldo Mondadori.

Un cambio di direzione

Nel 1948 avviene un evento storico per il giornale di Topolino. Infatti, a Giorgio Mondadori, figlio di Arnoldo, viene chiesto da Walt Disney in persona di trasformare il periodico in un albo di sole storie Disney. E fu così che, oltre al contenuto, cambiò anche il formato, diventato adesso un libretto tascabile. Fu dunque questo l’anno, precisamente ad aprile, in cui esce in edicola il primo volume della attuale pubblicazione settimanale di Topolino, che ad oggi ha superato il numero 3500!

Copia anastatica del primo volume del '48, Isola Nerd
Copia anastatica del primo volume del ’48

Storie a cascata!

Da qui in poi solo successi per Topolino, ma non solo! Il pubblico comincia ad affezionarsi sempre di più a tutti i comprimari, Paperino, Pippo, Minnie e via dicendo, tanto che a un certo punto cominceranno a esistere volumi dedicati a ciascuno di questi personaggi. Nel 1970 nasce la collana inaugurata da Io Topolino, un enorme volume contenente le migliori storie di Topolino provenienti da tutto il mondo. Ma in seguito arriveranno anche dei capitoli dedicati a questo o quel personaggio Disney: da Zio Paperone a Paperinik, passando anche per Qui, Quo e Qua. In mezzo a tutte le storie dei settimanali, faranno capolino pure personaggi provenienti dal Classico Disney che approderà nelle sale cinematografiche quello stesso anno, come Giac e Gas Gas da Cenerentola o Maga Magò e Mago Merlino da La spada nella roccia, così da fare pubblicità al film animato.

Primo volume del nuovo corso di Almanacco Topolino, Isola Nerd
Primo volume del nuovo corso di Almanacco Topolino

Negli anni ’80, lo storico direttore di Topolino Mario Gentilini cede il posto a Gaudenzio Capelli, le cui innovazioni portano alla fondazione di un’altra collana degna di nota ossia I Grandi Classici Disney la quale inizialmente ha cadenza annuale. Successivamente arriveranno tantissime altre collane, come I Classici Di Walt Disney, Estatissima, Almanacco Topolino, quest’ultima ricominciata per la terza volta da capo nel 2021, e chi più ne ha ne metta! Se poi a questi aggiungiamo i volumi speciali che raccontano di mondi alternativi in cui i nostri eroi sono ora agenti segreti, ora detective, ora stregoni, non finiremmo più!

A oggi

Nel 2013, la casa editrice cambia e si passa da Mondadori a Panini Comics, ma fortunatamente gli autori, lo stile e soprattutto l’anima rimangono quelli di sempre. Le storie semplicemente si adeguano ai tempi, infatti non è raro trovare caricature di personaggi famosi del nostro mondo tramutati magari in paperi, o, come si dice, “paperizzati”!

Collezione personale di fumetti di Topolino, Isola Nerd
Collezione personale di fumetti di Topolino

Insomma, Topolino e i suoi amici li abbiamo visti protagonisti di storie originali ma anche di grandi classici, quali La Divina Commedia, I tre moschettieri, I promessi Sposi ecc. Ovviamente in questo articolo non ho trattato le varie iterazioni sul grande e il piccolo schermo, né ho trattato tutte le collane dedicate agli altri personaggi, non ultima PK.

Ritengo che sia molto difficile replicare il successo di quello che è stato e che sarà il mondo ideato da Walt Disney. Semmai, si può entrare a farne parte da protagonista, proponendo elementi originali come il succitato Paperinik, nato nel 1969 dalla penna di Guido Martina e Giovan Battista Carpi. Ma questo è materiale per un altro articolo. 😉

Topolino ha costellato la mia infanzia sia su carta che su schermo, farei fatica a immaginarmi un mondo senza. Per voi invece che cosa ha significato questo iconico personaggio? Ditemelo con un commento qui sotto. Alla prossima!

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Avatar Alessandro Fantini

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Una replica a “Viva Topolin!”

  1. Avatar Steamboat Willie è di dominio pubblico. Cosa succederà? – Isola Nerd

    […] distanza di pochi mesi torniamo a parlare di Topolino (se te lo fossi perso, leggiti il nostro articolo relativo alla giornata dedicata a Topolino) e in particolare del cortometraggio in cui apparve per la prima volta, nel lontano 1928, nei panni […]

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