Illustrazione in copertina de La Nuova Sardegna


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Isolani e Isolane, bentornati su Isola Nerd! Nella prima settimana di dicembre, Spotify ha rilasciato agli utenti la Wrapped 2023, ovvero il resoconto delle attività di chiunque abbia usato quest’app nell’anno che sta per concludersi. Sono stati raccolti molti dati sui gusti musicali degli italiani e alcuni hanno fatto parecchio discutere: continuate a leggere e scoprirete il perché!

Nessuna donna in top 10 e la Stampa provoca

Nonostante le numerose artiste presenti nella scena musicale italiana, nessuna donna è in vetta alle classifiche. Basti pensare che cantanti del calibro di Annalisa e Elodie non risultano nemmeno in top 10, che è dominata da nomi legati al rap, peraltro solo uomini. Di fatto, è Sfera Ebbasta il vincitore per quest’anno, seguito da Geolier e Lazza che condividono assieme a lui il podio della Wrapped Spotify del 2023!

Il post autocelebrativo di Sfera Ebbasta dopo il verdetto del Wrapped Spotify 2023

Neppure Madame, volto conosciutissimo tra gli artisti rap nella penisola, è riuscita a ritagliarsi uno spazio tra le prime 10 posizioni. Oltre a ciò, mi aspettavo un posizionamento più alto per quanto riguarda Anna Pepe che, oltre al grande talento che le riconosco, pensavo che alcuni feat. avuti con Sfera e Lazza avrebbero potuto aiutarla a scalare le classifiche, ma così non è stato.

Una volta emesso il verdetto, molteplici sono state le reazioni: c’è chi ha condiviso soddisfatto/a il proprio anno musicale su Spotify; chi ha celebrato i propri artisti preferiti e persino chi – ed interessa a noi – si è interrogato sul perché gli italiani abbiano questi gusti, o piuttosto si è chiesto il motivo per il quale le donne non piacciano così tanto in ambito musicale. È stata “la Stampa” a porsi questo quesito su Facebook.

Il quotidiano torinese ha pubblicizzato il proprio articolo con questo post che ho trovato:

Il post de “La Stampa” sulle classifiche degli artisti italiani su Spotify

L’articolo offre, però, un contenuto diverso dal post. Quest’ultimo suggerisce un rimando ad una lettura che propone un’analisi sullo stato culturale degli italiani al giorno d’oggi, forse accusandoli velatamente di formare un popolo patriarcale, ma non è stato così. Si è trattato semplicemente di riportare qualche dato del Wrapped e al massimo aggiungere un breve commento per ognuno.

La pubblicazione su Facebook ha raccolto numerose critiche, ma immaginiamo sia stato più che altro un escamotage per creare interazioni. Tuttavia, se la testata giornalistica non ha provato a chiarire il proprio punto di vista su come i gusti musicali degli italiani rappresentino lo stato attuale della nostra società, ci proviamo noi di Isola Nerd!

I nostri gusti musicali rivelano davvero chi siamo?

Ciò che ascoltiamo potrebbe in qualche modo rappresentare il nostro mood, carattere, stile e modo di comunicare. Le canzoni che ricerchiamo di più sono quelle che meglio parlano di noi, dei nostri sentimenti e delle nostre situazioni. Bene o male un contenuto con queste caratteristiche lo si può trovare in ogni genere musicale e in numerosi testi di canzoni prodotte sia da uomini che da donne o da chi sente persino di non identificarsi in alcun genere.

Dunque, non credo proprio che il pubblico italiano selezioni i contenuti maschili a scapito di quelli femminili “poiché viviamo in una società patriarcale”, ma lo fa semplicemente perché ci si sente maggiormente rappresentato. Anche la statistica sostiene questo, visto che il 51,1% della popolazione italiana è composta da donne (30,1 milioni contro 28,7 milioni di uomini) .

Oltre ai contenuti, la differenza la fa come essi vengono espressi e l’arte offre infinite opportunità per farlo. Non bisogna imporre alcun limite alla nostra creatività e ci si deve sentire liberi di manifestarsi; e pazienza se questo può risultare volgare o eccessivo.

La trap è la perfetta messa in pratica di questo concetto ed è oltretutto il genere che più osa a livello di tecnologie di mixaggio; ciò consente di fare musica persino a chi non possiede ottime doti canore. Per quanto poi possa essere cruda ed esplicita al punto da risultare a volte triviale, comunque funziona. Spesso si pensa che queste canzoni siano in grado di creare solamente immagini frivole, ma c’è molto altro. Sfera Ebbasta è un grande artista per questa ragione ed è persino riuscito ad acquisire credibilità internazionale.

Egli parla nei suoi testi anche di soldi, delle donne che ha avuto, ma quello che ci tiene di più a raccontare è di come sia arrivato a raggiungere le stelle partendo da un contesto che gli ha tolto tutto ed è con questo che ha toccato i cuori di milioni di italiani. Con lui abbiamo imparato che la musica non è accessibile solo a chi ha talento, ma a tutti coloro che hanno un messaggio da comunicare al mondo.

Quindi sì: quello che ascoltiamo rivela molto di noi, poiché la musica che ascoltiamo di più dichiara quello che vogliamo sentirci dire. Non è assolutamente rilevante chi quei messaggi prolifera, ma come li trasmette e il loro contenuto.

Per concludere, vedere politici, media generalisti e testate giornalistiche puntare il dito contro i propri utenti è curioso. Ci accusano, ma è da imputare a loro il decadimento culturale di questo paese da 40 anni a questa parte, nonostante debbano preoccuparsi di educarci.

E voi cosa ne pensate? Siete d’accordo con la nostra analisi? Fatecelo sapere nei commenti!

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Avatar Michele Compagno

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