Illustrazione in copertina di store.ubisoft.com


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Bentornati isolane e isolani! In questo articolo ci avventureremo nella Laguna dei Giochi per parlare di uno dei franchise videoludici più influenti e redditizi di sempre, Assassin’s Creed, che quest’anno ha visto arrivare il 13esimo capitolo della saga principale: Assassin’s Creed Mirage!

Da Spin-off a titolo di punta

Non so se lo sapete, ma il primo capitolo di Assassin’s Creed, uscito nel 2007, in origine era stato pensato per essere uno spin-off della già ben consolidata serie di videogiochi Prince of Persia. Invece la saga era destinata alla grandezza! Il vero successo arrivò nel 2009 con il secondo capitolo, Assassin’s Creed II, ambientato nell’Italia rinascimentale (e questo ci rende molto orgogliosi😎), il quale sancì definitivamente quella di Assassin’s Creed come la serie più importante di Ubisoft. L’azienda capì di avere per le mani un’oca dalle uova d’oro, e così da quel momento ogni anno nei negozi la cara Ubisoft si impegnava a far arrivare un nuovo capitolo di questa leggendaria serie. Ma purtroppo fu proprio questo che favorì il suo rapido declino📉.

Ezio Auditore per le strade di Venezia, Isola Nerd
Ezio Auditore per le strade di Venezia

Sempre la stessa solfa

Infatti il problema principale che affliggeva la serie era proprio il fatto che di capitolo in capitolo le novità dal punto di vista ludico erano veramente poche. E se con la trilogia di Ezio Auditore da Firenze i fan apprezzavano la continuità che accumunava i giochi sul piano del gameplay, a lungo andare però, con i capitoli successivi, la situazione cominciava a essere stagnante. Perché a parte un cambio di setting e di protagonista, non c’erano molte differenze, e in un solo anno di tempo non cresceva più tutta quella voglia di giocarsi il nuovo titolo.

La deriva GDR

Dopo gli insuccessi di Assassin’s Creed Unity del 2014 e Assassin’s Creed Syndicate del 2015, Ubisoft si prende un anno di pausa per preparare un prodotto che potesse offrire un’esperienza veramente nuova ai giocatori.
Nel 2017 esce Assassin’s Creed Origins, con setting l’Egitto del primo secolo a.C., un open world con elementi da action gdr. Un buon videogioco, seppur si accusi il drastico cambio di rotta che questo capitolo prende in certi aspetti del gameplay. Un trauma per molti fan, ma un ottimo punto di ripartenza.

Bayek di Siwa sulla piramide di Cheope, Isola Nerd
Bayek di Siwa sulla piramide di Cheope

Nel 2018, però, esce Assassin’s Creed Odyssey che cambia TUTTO. Ambientato in Grecia durante la seconda guerra del Peloponneso, diventa un gioco di ruolo quasi puro. Gli unici elementi riconducibili alla serie sono che la (o il) protagonista può eseguire assassinii e arrampicarsi, ma stop! Anche narrativamente si discosta quasi completamente. Tuttavia, per il resto il gioco offre tantissimo, acclamato dalla critica e candidato come miglior gioco dell’anno ai Game Awards! Per gli appassionati però è un colpo al cuore.

Alexios nel mezzo della battaglia, Isola Nerd
Alexios nel mezzo della battaglia

Nel 2020 con Assassin’s Creed Valhalla, in cui si impersona un vichingo del IX secolo, sembra che Ubisoft abbia trovato la soluzione migliore, sempre con elementi da gioco di ruolo ma molto meno influenti. Però non basta: i fan di vecchia data, bruciati dalla scottante delusione del capitolo precedente, ormai non riescono più a vederci quella bella saga a cui si erano affezionati (gli stessi che al tempo stesso lamentavano la ridondanza tra un capitolo e l’altro???🤔).

Eivor nel mondo di gioco, Isola Nerd
Eivor nel mondo di gioco

Un ritorno alle origini

E come dicevo all’inizio dell’articolo, nel 2023 è uscito Assassin’s Creed Mirage, un capitolo che ha lo scopo di far riavvicinare i vecchi appassionati che avevano perso fiducia in Ubisoft e nella loro saga preferita. Ci è riuscita? Direi proprio di sì, dato che in questo capitolo, mooolto ridimensionato rispetto agli ultimi tre in cui si respirava un estenuante allungamento di brodo, le meccaniche da gioco di ruolo spariscono quasi del tutto, portandoci nella Bagdad del IX secolo, ambientazione estremamente affine alle Gerusalemme, Acri e Damasco della Terza Crociata del primissimo capitolo!

Trailer di Assassin’s Creed Mirage

Il gioco ha avuto un ottimo successo, registrando il più alto numero di vendite del publisher per la attuale generazione di console. Tuttavia il gioco è discreto, superando difficilmente l’8/10, quindi non ha avuto chissacché riconoscimenti. Sicuramente non una nuova ripartenza per il franchise, il quale sembra aver trovato la sua dimensione con il vendutissimo Assassin’s Creed Valhalla. Non per nulla il capitolo di prossima uscita avrà bene o male le stesse meccaniche.

Teaser di Assassin’s Creed Codename Red, prossimo gioco annunciato della serie principale

Questo Mirage dunque sembra più che altro una piccola parentesi, utile per riaccendere la fiamma nei cuori dei vecchi fan. Ma l’ultimo aggiornamento del gioco fa ben sperare, perché sembra proprio che Ubisoft voglia supportare al meglio questa ultima iterazione del franchise, apportando diverse migliorie.
Da appassionato della serie direi che questa operazione nostalgia poteva essere gestita un pelo meglio. Ma tutto sommato abbiamo avuto quello che ci aspettavamo, e che molti volevano.

Siete anche voi fan della serie? Quale capitolo vi è piaciuto di più? Fatecelo sapere con un commento. Alla prossima!

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Avatar Alessandro Fantini

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