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Bentornati isolane e isolani! Che fortuna ritrovarvi qui a Piazza Spettacolo. O forse è sfortuna? Magari era destino. O forse avete letto il titolo e volete sapere cosa pensiamo dell’ultimo lavoro di Woody Allen, Un colpo di fortuna.
Il classico elemento
Potrei chiedervi dunque che cosa hanno in comune Omero, Plutarco, Polibio, Archiloco, Esopo, Tucidide, Menandro con Woody Allen e il fiorentino Machiavelli. Però, volendo togliervi dall’imbarazzo, ve lo dico io: si sono tutti occupati della Fortuna, del caso, (o, per esprimersi in termini moderni, del famigerato caos), i quali possono, contro ogni aspettativa razionale e ragionata, capovolgere le sorti di un essere umano.
Chi ha visto il londiniano Match Point sarà rimasto non solo sorpreso da un Woody Allen inedito ma anche dal suo incredibile genio. Genio che, in Un colpo di fortuna (Coup de Chance), si ripresenta, seppur in maniera meno folgorante ed avvincente, in una storia che, guardandoli entrambi magari a breve distanza, vi risulterà “complementare” a quella del primo film. Le due opere “si richiamano” in molti modi. Tra questi, possiamo dire che Parigi è da sfondo (già adottato dal regista in altri suoi film, uno per tutti Midnight in Paris), ma qui vi è una protagonista che è una sorta di outsider rispetto ai comprimari proprio come in Match Point, nel quale la protagonista è americana. Ma basta parlare di Match Point (che è un assoluto must e che quindi dovete correre a vedere) e entriamo nel vivo della storia di Un colpo di Fortuna.
La trama in soldoni
I personaggi principali appartengono a una classe sociale alta, Fanny e Jean. Moglie e marito. Lui ricchissimo, lei il suo complemento estetico e di prestigio. Nella prima scena appare immediatamente l’elemento che destabilizzerà l’unione. L’incontro fortuito, appunto, per strada, fra Fanny e un ex compagno di liceo che le confessa di essere da sempre innamorato di lei. Lui un po’ “scapigliato”, scrittore di belle speranze e pochi soldi. I due si innamorano e consumano il tradimento in una storia d’amore dal sapore romantico e bohemien. Il marito tradito, su cui rumoreggiano gli amici e si addensano misteri passati, reagirà a suo modo allo smacco. Accanto a Fanny e Jean si infila la mamma di lei, alla maniera di Miss Marple (versione femminile di Hercule Poirot).
![Fanny (Lou de Laâge) e Alain (Niels Schneider) in una scena del film, Isola nerd Fanny (Lou de Laâge) e Alain (Niels Schneider) in una scena del film, Isola nerd](https://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/1/13/CoupDeChance.png)
Qualcosa di nuovo, qualcosa di vecchio
Si tratta della prima opera di Woody Allen recitata in francese (ricordiamo che dopo orribili vicende giudiziarie il regista si è trasferito in quello che altri hanno definito un vero e proprio esilio a Parigi). La sceneggiatura è un po’ improbabile, ma volutamente così, anche se a tratti propone dialoghi surreali e stranianti. Piuttosto arzigogolata con cenni che rimandano ad Agatha Christie. È una storia di amore come troviamo in tantissimi suoi film, quindi ovviamente non scontata, sebbene gli ingredienti siano “usuali”: vita ricca versus vita bohemiène; amore monotono versus passione, tradimento, crimine.
Insomma, se vogliamo possiamo tranquillamente sostenere che gli ingredienti siano già stati tutti utilizzati in Match Point, ma qui quegli stessi elementi creano un film comunque diversamente geniale dai toni iniziali più tenui, quasi pastello, che volgeranno sempre più verso il noir. In questo film la Dea Fortuna muove i fili dall’inizio alla fine. Ed è una Fortuna che, tutto sommato, si comporta da ciò che essa è, secondo la mitologia greca, cioè figlia della Dea Giustizia, forse un po’ cieca ma neanche troppo.
![Woody Allen durante le riprese del film, isola nerd Woody Allen durante le riprese del film, isola nerd](https://www.repstatic.it/content/nazionale/img/2023/11/29/180730270-a3c27353-2e3f-46c4-963a-6ed9110cf7fb.jpg?webp)
La recitazione è di buon livello, e tutti fanno un ottimo lavoro. Molto bella la fotografia, con un sapiente utilizzo dei colori e della luce. Il doppiaggio in italiano risulta molto buono, anche se non sempre all’altezza. Ciò che mi sento di criticare negativamente è la scrittura che, talvolta, perde di mordente, soprattutto nella seconda parte, e che finisce per far percepire il film ben più lungo di quanto sia in realtà.
Creatività: 🌴🌴🌴🌴
Interpretazione: 🌴🌴🌴🌴
Narrazione: 🌴🌴🌴
Messa in Scena: 🌴🌴🌴🌴🌴
Colonna Sonora: 🌴🌴🌴🌴
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Il mio voto per Un colpo di fortuna è 4 🌴 su 5. Se sei un fan Woody dovresti recuperarlo assolutamente, ma è consigliato anche per i non appassionati. Voi l’avete visto? Diteci la vostra con un commento qui sotto. Alla prossima!
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