Illustrazione in copertina di Closer weekly


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Aloha isolane ed isolani! Torniamo a parlare di cinema, poiché un nostro fan ci ha chiesto di recensire un grande classico come King Kong! Non so se lo sapete, ma esistono molteplici versioni del film tratto dall’omonimo libro. Ci è stato però richiesto di parlare in particolare della versione del 1976 diretta da John Gullermin e prodotta da Dino De Laurentiis. Reggetevi forte e schivate gli spoiler (ne metterò pochi, giuro) qualora non abbiate visto ancora il film!

Posso dire? Pensavo peggio!

Ad essere onesti avevo un grosso pregiudizio su questo prodotto. Temevo infatti che per effetti speciali, recitazione e trama potesse risultare trash, ma la visione del film ha smentito categoricamente le mie aspettative.

Partendo appunto dagli effetti speciali, mi ritengo abbastanza sorpreso dalla qualità delle immagini considerando che non sia un film di primissimo pelo, come già abbiamo specificato all’inizio. Oltre a ciò i costumi sono semplicemente straordinari. La scena del rito è uno spettacolo per gli occhi, ma ciò che mi ha lasciato senza parole è la cura dei dettagli che ho trovato nel costume di Kong: il pelo, le zanne, le sue manone giganti danno un effetto incredibilmente realistico!

Scena del rito di King Kong (1976) 2024, Isola Nerd
Dwan durante il rito

Passando invece ai personaggi, credo che si adattino perfettamente alla trama ed è stato semplice cogliere ogni loro tratto della personalità. Nello specifico sono stato colpito dalla superba recitazione di Jessica Lange che ha vestito i panni di Dwan. La due volte premio Oscar ha rappresentato alla perfezione lo stereotipo della ragazza borghese di New York in cerca di successo. Oltre alla splendida Lange, Jeff Brigdes interpreta un paleontologo (Jack) e lo fa in maniera ottima, riuscendo pertanto a dar vita ad un personaggio che non smette mai di stupire, risultando davvero carismatico.

Jack prima di partire per l'Isola 2024, Isola Nerd
Jack durante il briefing a inizio film

La trama è lineare e non vi sono grossi colpi di scena, ma il racconto rimane comunque avvincente e non ho riscontrato particolari cali di tensione.

Più di un semplice “La bella e la bestia”

Se dal lato della qualità del film ho avuto sensazioni divergenti da quelle che erano le aspettative, diverso è il discorso per i temi affrontati nel prodotto. Stiamo parlando comunque di un cult che è ben radicato nella cultura di massa, quindi, anche solo per sentito dire, si sa di cosa tratta. Di fatto, il tema de “la bella e la bestia” è ben presente ed è stato esattamente come lo immaginavo.

Kong stringe Dwan 2024, Isola Nerd
Kong e Dwan

Ad ogni modo, ho notato un’aggiunta interessante. Non parlo della semplice empatia che viene trasmessa allo spettatore da Kong, il quale nutre un amore profondo nei confronti di Dwan che non può esprimere, ma piuttosto del sentimento (diverso) che Jack e la stessa Dwan provano per l’animale.

Sentimento che sfocia in due vie: la prima è di Jack, paleontologo ed amante degli animali che, in quanto tale, agisce per tutelare la fauna; dall’altra parte abbiamo la donna che inizialmente teme che la bestia possa ucciderla da un momento all’altro, ma successivamente si stupisce e compiace delle attenzioni e il trattamento cavalleresco che le riserva Kong, facendola così sentire una regina.

In questo modo abbiamo dunque l’amore dell’uomo verso la natura e la percezione del bisogno di proteggerla, così come essa attraverso Kong protegge Dwan. Così facendo, si stabilisce un rapporto di pari dignità tra tutti gli esseri viventi che risiedono nel pianeta terra. Si tratta in fondo di due facce della stessa medaglia: se da un lato non rispettiamo la natura, essa ci attaccherà; se la rispettiamo, otterremo protezione.

I due, quindi, maturano un legame affettivo con la scimmia che quasi li induce a schierarsi dalla sua parte nell’ultima scena, quando essa si libera dalle catene e dalla prigione e mette a ferro e fuoco New York. Kong semina il panico e deve essere catturato. Jack ottiene la promessa che l’animale sarà preso, ma non ucciso.

L'uccisione di King Kong 2024, Isola Nerd
Gli ultimi attimi di vita di Kong

Tuttavia, così non è stato. Mi sono dovuto sorbire la straziante scena in cui il povero Kong si vede cadere rovinosamente a terra senza vita, che gli è stata portata via a suon di colpi di gatling. Dopo che mi ero reso conto che non poteva più manifestare il proprio amore nei confronti di Dwan, avevo sperato che potesse uccidere chiunque gli passasse davanti, ma a rimetterci le penne è invece stato lui. Mai una gioia…

Scherzi a parte, è il momento di tirare le somme e di valutare King Kong (1976). Ovviamente terrò in considerazione i quasi 50 anni di quest’opera.


Creatività 🌴🌴🌴

Interpretazione 🌴🌴🌴🌴

Narrazione 🌴🌴🌴🌴

Messa in scena 🌴🌴🌴🌴🌴

Colonna sonora 🌴🌴🌴

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Il giudizio è di 3,8/5🌴 . Settimana scorsa ho raccontato a mio cugino che mi sarebbe toccato recensire questo film e il tono con cui l’ho detto era quasi rassegnato, ma la sua risposta è stata: “beh, poteva andarti peggio!“. Aveva ragione!

Avete visto questo film? Se sì, siete d’accordo con la mia valutazione?

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Avatar Michele Compagno

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