Illustrazione in copertina di streetalking.com


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Aloha, Isolane e Isolani! Abbiamo appena ascoltato il nuovo album prodotto dalla coppia Metro Boomin – Future, che tanto ci aveva deliziato in passato con altre perle. Noi di Isola Nerd siamo rimasti stupefatti dal lavoro di questo iconico duo e moriamo dalla voglia di spiegarvene il motivo!

Future e Metro Booming: attenti a quei due

Come già riportato all’inizio dell’articolo, i due avevano avuto modo di collaborare a più riprese prima della pubblicazione di questo nuovo album. Di fatto, il loro sodalizio artistico ha partorito opere come “Superheroes” e “Too Many Nights“. Le due tracce sono davvero ben impresse nelle menti di chi si interessa della scena rap americana degli ultimi 10 anni.

Il celeberrimo singolo in Heroes & Villains di Metro Booming e Future

La lirica di Future e le melodie di Metro Boomin sono due fattori che riescono ad intrecciarsi e a produrre un risultato sempre soddisfacente. Future è un artista che non ascolto molto spesso, ma di cui ne riconosco le qualità. Tuttavia, non fa parte dei rapper che più mi hanno conquistato. Lo stesso, invece non lo potrò mai dire sul conto del buon Metro.

Il produttore è un vero e proprio prodigio e a soli 30 anni di età è riuscito a generare delle strumentali per Travis Scott, Kanye West, Drake e Kendrick Lamar. In un mondo super esclusivo e selettivo come quello del mercato della musica rap oltreoceano, lasciare già un’impronta così stabile in neanche 15 anni di attività è pura follia.

Non manca davvero nulla a quest’album

La pubblicazione è davvero completa. Oltre al preannunciato successo di una coppia che con gli anni ha dimostrato di essere davvero ben integrata, abbiamo la collaborazione di artisti d’eccezione ed il risultato è straordinario. Tra i nomi più illustri figurano quello di The Weeknd, Travis Scott, Plaiboi Carty e Kendrick Lamar che coglie l’occasione per dissare Drake e J Cole, creando un clima infuocato sui social.

Inoltre, per la prima volta dopo tanto tempo, sono davvero felice di essere qui a testimoniare il fatto che ho sentito un album in cui non trovi una traccia che sia uguale all’altra. Le 17 canzoni compongono un percorso tortuoso e variegato con differenti mood, stili e ritmi.

Davvero, sono onesto: faccio davvero fatica a trovare il pezzo che più mi ha convinto, perché più andavo avanti nell’ascolto e più mi trovavo davanti a nuove sonorità che mi spiazzavano. Ritengo, di fatto, che ciò che rende grande un artista è quanto quest’ultimo si spinga nella ricerca di un qualcosa di inedito a tal punto da sconfessare quello che aveva prodotto prima.

Se dovessi però sforzarmi ad individuare il miglior pezzo dell’album, allora vi dico “Seen it all“. La traccia contiene nella strumentale un omaggio a “Quiet Storm” dei Mobb Deep, gruppo musicale che ha scritto la storia di questo genere, e già solo per questo merita il primo posto indiscusso.

Se avete cliccato già il link di “Quiet storm”, coglierete subito la somiglianza nella base

Originalità: 🌴🌴🌴🌴🌴

Orecchiabilità: 🌴🌴🌴🌴🌴

Testi: 🌴🌴🌴

Alchimia musica – testo: 🌴🌴🌴🌴🌴

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Alla luce di quanto ho scritto su “We don’t trust you” credo che la valutazione complessiva di 4,5/5🌴 sia più che giustificata! L’album contiene pezzi da 90 del rap americano, dissing, strumentali da urlo e persino omaggi a hit del passato: beh, non possiamo che dargli un votone!

Questa opera mi ha entusiasmato, ma è stato lo stesso anche per voi? Fatecelo sapere nei commenti!

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Avatar Michele Compagno

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